Giordano Bruno
Pietropaolo Bonello, provveditore dell’Arciconfraternita di San Giovanni Decollato, registra nel suo Giornale l’esecuzione di Giordano Bruno, frate eretico, eseguita il 16 febbraio 1600.
Così apre il suo resoconto:
Giovedì 16 detto a lore 2 di notte fu intimato alla Compagnia che la mattina si doveva far giustizia di un frate eretico, et pero alle 6 hore di notte radunati li confortatori e capellano in Sant’Orsola et andati allo carcere di Tor di Nona, et entrati nella nostra capella e fatte le solite orationi ci fu consegniato l’infra scritto a morte condannato. Giordano del quondam Giovanni Bruni frate apostata da Nola di Regno, eretico impenitente. Il quale [acettato] dai nostri fratelli con ogni carità e tutto di amore due Padri di San Domenico due del Giesù due detta Chiesa Nuova e uno di San Girolamo. I quali con ogni affetto, et con molta deditione mostrandoli servire lui [fino la morte] stette sempre nella sua maledetta ostinazione aggirandosi il cervello e l’intelletto con mille errori et vanità…
Archivio di Stato di Roma, Libri e giornali del provveditore, vol. 16: Giornale del Provveditore, c. 87r.
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